3.12.10

RES PIRA SUPPORTS: LES MANGE-TOUT

RES PIRA SUPPORTS: LES MANGE-TOUT
Giovedì 9 dicembre 2010
c/o Ratafià Teatro Bar
Via Oradour - Parma

Le Mange-Tout sono Germana e Nathalie (o viceversa). Cantano (entrambe) e suonano (entrambe) diversi strumenti. Per dare un’idea, eccone alcuni: chitarra acustica, chitarra classica, basso elettrico o meno, xilofono, ukulele, fisarmonica, organo, organetto e melodica.



Il secondo disco delle Mange-Tout si chiama come loro, Mange-Tout, e potrete incontrarlo dal 1 maggio 2010.
Contiene 12 canzoni.
...Ci sentirete 2 voci, 3 lingue e 23 strumenti diversi.
È moltomolto bello. Ma in fondo questo è un comunicato e di certo non vi fiderete.
Quindi, prima di terminare vi spiego perché.

Non ho ricevuto grandi informazioni tecniche sul come e dove di questo disco.
Vi posso dire cosa sembra a me.
Suona come se fosse stato registrato:
· a Parigi, negli abbaini di Belleville, nel 1874;
· oppure a Tortona, in coda nella nebbia, nel 2009;
· o ancora a Washington DC, in un piccolo club disordinato, nel 1992;
· forse a Genova sulla spiaggia di Boccadasse, nel 2000;
· magari in Normandia, davanti a un bicchiere di vino, un giorno imprecisato degli anni 70.

Di tutti questi posti porta dentro qualche cosa.

Potrebbe essere stato mixato a Milano, in una trattoria a poco prezzo, nel 1974 o in Emilia, da qualche parte dove il navigatore satellitare non prende, lo scorso week end.

Le 12 canzoni di cui sopra sopra possiamo definirle ballate. Quello che hanno in comune, oltre alle voci di Nathalie e Germana, è che colpiscono subito. Come le filastrocche, come le melodie da fischiettare, come i carillon. La prima volta che si ascolta una traccia, lei si accomoda in quella porzione di orecchio che è istinto puro, e si ferma lì. Poi, come con una torta multistrato, si può incominciare a scavare. E le filastrocche facili del primo ascolto diventano piccoli gioielli folk, storie per fisarmonica e voci, rumbe fatte in casa e epifanie private.

Se siete in cerca di immagini e riferimenti, per farvi un’idea delle Mange-Tout prima che Mange-Tout spieghi da solo tutto quello che serve, allora: “Le Mange-Tout sono il gruppo preferito di Amélie Poulain, le ascolta non appena riesce a liberarsi del pianoforte di Yann Tiersen che la segue ovunque. Sono le CocoRosie a cui piace la pizza. Sono una tradizione nuova, che non si inchina a quelle venute prima, semplicemente ne tiene conto. Sono un disco che, ristampato tra 50 anni, non sapremmo dargli un’età. Sono due Karen Dalton, nessuna delle due depressa” [da una recensione forse in uscita, non si sa dove].

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