4.12.08

Res Pira 17: Samhain - Ratafià (PR) - 31 Oct 08




Ratafià
via Oradour,

Possa la strada venirvi incontro,

possa il vento sospingervi dolcemente,
possa il mare lambire la vostra Terra e il Cielo coprirvi di benedizioni.

Possa il sole illuminare il vostro volto
e la pioggia scendere lieve sul vostro tempo.
Possa la Dea tenervi sul palmo della Sua mano
fino al nostro prossimo incontro


Samhain è un progetto il cui scopo è la ricerca e la diffusione dell’antica celebrazione pagana (occidentale) da cui deriva la rievocazione cattolica di “Halloween – Ognissanti”.

Samhain, una festa di Halloween dedicata alla spiritualità, all'amore e al rispetto per la natura, al divertimento e alla danza.
Il programma prevede una serie di brevi interpretazioni, a cura di Teatroperunpo' (qui rappresentato da Emanuele Arata, Elena Borra, Daria Stefanini), sulle origini celtiche e sulle simbologie legate a Samhain, la celebrazione del fuoco rituale, con uno spettacolo di giocoleria curato da Davide Trombi (Parma Juggling) ed una danza finale affidata alla selezione del milanese dj Blixa (Alcatraz, Magnolia, Casa139).

La serata è ad ingresso gratuito e inizia alle 22:30.

La concezione del tempo per gli antichi Celti era di tipo circolare e non lineare come per i Cristiani; l’esistenza era quindi scandita, simbolicamente, da una grande “ruota” (chiamata “Ruota dell’ Anno”) che li conduceva attraverso le stagioni della vita, dalla nascita alla giovinezza, alla maturità e poi alla vecchiaia, alla morte ed alla rinascita, e così all’infinito. La fine di ogni “ciclo”, come ad esempio la fine di una stagione e l’inizio di un'altra, era considerato un momento “magico”.
Nella notte di Samhain in particolare si festeggia il capodanno celtico: essi infatti dividevano l’anno in estate e inverno ed il nuovo anno iniziava proprio con la venuta della stagione fredda che cullava in se i semi per una nuova estate ed un nuovo raccolto (e così un nuovo ciclo di vita).
A Samhain le leggi del tempo e dello spazio erano sospese e si pensava che le porte del Annwn (regno degli spiriti) e Sidhe (regno delle fate) fossero aperte.
I “Veli” che dividevano i mondi si facevano più sottili; questo è il motivo per cui i morti potevano attraversarlo e per cui i Celti in questi giorni li ricordavano e festeggiavano. In questi giorni così solenni si credeva che anche le creature del Piccolo Popolo – fate, elfi, gnomi ecc…- potessero attraversare le porte tra i mondi ed essere così scorti anche dall’occhio umano.
Il fuoco (inteso come Elemento) era alla base di tutte le celebrazioni di questo tipo ed aveva come significato la forza, l’energia che scatenava la rinascita. La vigilia di Samhain tutti i fuochi d’Irlanda venivano spenti per celebrare la morte dell’anno. Esso rinascerà nel momento in cui il Fuoco Sacro sarà riacceso. In questo modo la solenne relazione della Vita con la Morte veniva consacrata.
La popolazione festeggiava con il cibo e le bevande dell'aldilà, vino, birra e idromele mentre i Druidi compivano divinazioni e riti propiziatori per il nuovo anno in onore degli dei dell’ abbondanza e della fertilità: Dagda e Morrighan, sua sposa.